Pezzi di ricambio
Carlo Bordini
Bordini, che pure ha scritto alcuni dei versi più belli della poesia italiana contemporanea, ci propone alcuni frammenti narrativi, per lo più di ispirazione autobiografica, scritti in tempi diversi. In Pezzi di ricambio il linguaggio della poesia, migrato nella prosa, ritrova l’attitudine a meravigliarsi dei filosofi presocratici.
Filippo La Porta
Pezzi di ricambio mostra la trasparenza di una prosa che si vorrebbe autonoma dalla poesia a cui pure è ispirata.
Renzo Paris
Lontano da ogni tentazione avanguardistica l’autore invece di creare si avvia a distruggere, a cancellare o interrompere progetti anche affascinanti con la convinzione che il finito o il compiuto non portano ormai, poeticamente, da nessuna parte.
Attilio Lolini
Pezzi di ricambio per dare il cambio a se stessi e bussare ad altre vite e ad altre case, che difficilmente hanno la bontà di accoglierti: e Bordini lo sa, e lo dice in uno degli scritti più belli, che è difficile farsi accettare, persino dalla propria casa.
Paolo Di Paolo
Carlo Bordini (1938) è nato e vive a Roma. E’ stato militante di un movimento trotskista. Ha insegnato storia moderna nella facoltà di Lettere dell’università “La Sapienza”. Ha pubblicato raccolte poetiche con Empirìa, Manni, Scheiwiller; la totalità della sua opera poetica è riunita nel volume I costruttori di vulcani (Sossella, 2010-2014); successivamente Assenza (Carteggi letterari, 2016).
Nel 2017 ha ricevuto il Premio Nazionale Pagliarani alla carriera.
La totalità della sua opera narrativa è riunita in Difesa Berlinese (Sossella, 2018) e in questo volume Pezzi di ricambio (Empirìa, 2004-2019).
E’ tradotto in varie lingue.