Saggi |
Riprese Testi del primo Novecento Collana diretta da Giuliano Manacorda |
AA.VV. - I MANIFESTI DEL FUTURISMO 1909-1913 | La cultura italiana, cessati i facili aspetti polemici, ha riscoperto con vigile e critica attenzione tutto ciò che accadde in Italia tra il 1909 e gli anni successivi nel campo delle lettere e delle arti anche ad opera del Futurismo. Nel giro intenso e quasi frenetico di appena quattro anni si realizza uno dei più importanti fenomeni artistico-letterari vissuti in età moderna dall'Italia. |
Introduzione
e cura di Giuliano Manacorda 2001 pp. 204 € 16,50 ISBN 88-87450-06-4 | |
Guido Gozzano - LE FARFALLE | Attraversando la precisione del dettaglio scientifico, la poesia di Gozzano, nelle Farfalle, s'innalza ad attingere orizzonti di ampiezza inusitata. Sorretto da riflessioni gnomiche, si dispiega un susseguirsi di squarci nell'universo urbano come su quello contadino. Ma la cifra essenziale delle "epistole", il senso profondo e appassionato che attraversa le storie e le figure del mondo animale, come di quello vegetale o minerale e che trova espressione nei miti che affiorano dietro l'universo entomologico, è tutta racchiusa nella matrice di una Natura creatrice di vita e di bellezza. La cifra metaletteraria di Gozzano approda qui ad un novecentismo peculiare, che convoca i luoghi pià remoti, magari svagati della tradizione, per tentare di ridefinire i nodi mai sciolti dell'esistenza. (dalla Prefazione di Giorgio Patrizi) |
Nota di Giuliano Manacorda Introduzione e cura di Giorgio Patrizi 2003 pp. 82 € 14,00 ISBN 88-87450-21-8 | |
Italo Svevo - RACCONTI DI
MURANO e altri racconti | Questo volume accoglie una scelta significativa dei racconti scritti da Italo Svevo: dalle poco note novelle muranesi del 1913-15 ai bellissimi racconti della vecchiaia del 1925-28. Sono racconti che si muovono tutti sotto l'insegna della memoria e del sogno, ovvero tra nostalgia e utopia, e che tra l'altro dimostrano (insieme ad altri più noti qui non antologizzati) la volontà di uno specifico progetto estetico legato a una produzione di racconti e novelle in buona parte autonoma rispetto ai grandi romanzi dello scrittore triestino, la cui importanza - come ebbe a scrivere Jean-Paul Sartre - è «sicuramente superiore a quella del suo contemporaneo Musil». |
Nota di Giuliano Manacorda Introduzione e cura di Luigi Fontanella 2004 pp. 176 € 16,00 ISBN 88-87450-47-1 | |
Federigo
Tozzi - LA ZAMPOGNA VERDE | Nella musica dei versi Tozzi cerca se stesso, la propria prorompente sensibilità di artista desideroso di espressione e prima ancora della sonora, armonica dolcezza di una bocca che non rimproveri o non taccia del tutto: la «bocca che possa parlarci dolcemente» di un aforisma di Barche capovolte, La gioia. Musica come ricerca interiore, e musica come strumento di elevazione dell'anima, di affrancamento dalla condanna alla pesantezza terrestre e alla disappartenenza. Non stupisce, allora, che l'aspirazione giovanile dell'Io tozziano a dare forma a un mistero intuito come la verità - la verità dei «misteriosi atti nostri» che si determinano nel profondo - si traduca negli endecasillabi della sua «opera prima», La zampogna verde, in tante invocazioni rivolte a tanti possibili padri. |
Nota di Giuliano Manacorda Introduzione e cura di Marco Marchi 2005 pp. 120 € 16,00 ISBN 88-87450-54-4 | |
Gian Piero Lucini - MONOLOGHI | Teorico del simbolismo e del verso libero, poeta "anarchico" impegnato su temi sociali e futurista ex lege fuori della compagine ufficiale del movimento, Gian Pietro Lucini (1867-1914) è un poeta dimenticato, poi riscoperto nella stagione delle nuove avanguardie, per essere di nuovo frettolosamente archiviato, in quanto scarsamente appetibile al gusto estetico dominante. Lucini fu autore di molti monologhi, in cui dava la parola alle maschere della commedia dell'arte (Arlecchino, Pierrot, Florindo), ai personaggi letterari (come Don Giovanni) e alle figure della nuova borghesia rampante, profittatrice e militaresca dellíinizio del Novecento. Di questi brani potenzialmente teatrali si ripropone qui una scelta sintetica, che rende giustizia al dinamismo della scrittura luciniana e alla sua carica polemica, volta a stigmatizzare l'aggressività pretenziosa, il falso perbenismo e l'imbecillità ignorante dei potenti della sua (e della nostra) epoca. |
| |
Anna Maria Ortese - IL VENTO PASSA | "Il
vento passa è un inedito teatrale di Anna Maria Ortese scritto attorno
al 1971, con un linguaggio che, se per alcuni versi appare "povero",
essenziale e perentorio nella sua secchezza, per molti altri versi è fortemente
"rituale": ha tutta l'aria di una divagazione molto austera, e perciò
letterariamente felice, delle passioni che già avevano trovato ne L'Iguana
un risultato compiuto, in virtù anche di taluni sfondi esotici." "Ci sono, in questo cartone peruviano, presenze ambigue, affascinanti, misteriose, al limite tra la fiaba e il sogno, in una dimensione in cui le parole, che le rivelano, si liberano dei condizionamenti quotidiani per assurgere ai sensi meno consueti e più colorati, forti emanazioni di una natura ingenua e primigenia." "La Ortese è anche autrice di singolari raccolte poetiche uscite presso Empiria, in due volumi, Il mio paese è la notte, del 1996, e La luna che trascorre, del '98, in cui, come scrive l'autrice, "c'è l'ansia di qualche altra verità, c'è la paura , la solitudine e la notte, soprattutto, come aspirazione, riposo, speranza." Sottolinea, nella prefazione alla seconda raccolta, Spagnoletti che <è difficile trovare nella storia letteraria di due secoli un'altra voce di questa grazia e dolente espressività, che ci conduca senza intermediari di carattere intellettualistico alla verità del sentimento>." "Il testo teatrale che qui presentiamo per la prima volta in stampa, si colloca, ovviamente, all'interno di questo variegato ma insieme così tipico universo di scrittura, riproducendone, in modo stilizzato, si potrebbe dire, le dinamiche che caratterizzeranno la biografia creativa della scrittrice." In appendice sono inseriti: la lettera con cui Anna Maria Ortese accompagnò l'invio del suo testo a Giacinto Spagnoletti e la nota che il critico stilò in proposito. |
2008 pp. 84 € 16,00 ISBN 978-88-87450-91-0 | |
Vai al Catalogo Generale | Vai al Catalogo Saggi |
Torna alla pagina principale |
© Edizioni Empirìa 1985-2008 |