DIARIO D'UTOPIA
Maria De Lorenzo
Introduzione di Marzio Pieri
Nel libro di Maria De Lorenzo si delinea una 'disubbidienza' consapevole: le sue poesie sono atti di ribellione, scatti di follia - sana - come sottolinea Marzio Pieri nel saggio introduttivo, che non si cullano nell'illusione di poter smussare le asprezze della vita. È una poesia che non scaturisce dall'abbandono, dall'osservazione incantata della realtà, bensì dall'inquietudine provocata dalle sue incongruenze. L'autrice non si sottrae alla peculiare inflessione d'una condizione femminile: con ciò non s'intende limitatezza linguistica ma semplicemente ci si riferisce ad una riflessione sul mondo condotta con lo sguardo acuto e la sensibilità propria di una donna che scrive.
Maria De Lorenzo vive a Roma dove è nata e si è laureata in lettere. Ha lavorato all'Enciclopedia universale dell'arte. Ha tradotto dal russo opere di narrativa e, per Einaudi, La mia vita nell'arte di Stanislavskij. Ha pubblicato due raccolte di poesie: In bilico (Carucci, 1974), con introduzione di Angelo Maria Ripellino, e Ofelia e altri nomi (Carte segrete, 1980), con disegni originali di Giacomo Porzano e postfazione di Dario Puccini.