LIBRO DI SCIENZA E DI NANI

Ennio Cavalli

Non illudetevi di imparare qualcosa di scienza, leggendo queste poesie. Al contrario, la scienza è un mezzo per stanare la Natura e il suo poema. Tanto più se scienza sta per coscienza e fisica per metafisica, «nella logica spregiudicsta e confidente degli antichi umanisti, ma senza antropocentrismi», come auspica l’autore.
Le scoperte saranno altre. Lo sa chi ha amato Libro di storia e di grilli, la precedente raccolta di Ennio Cavalli. Là, per storia, si intendevano «i momenti dell’anima, gli estri sfrontati che ci hanno resi così come siamo».
È vero tuttavia che Libro di scienza e di nani raduna spiegazioni e misteri, arretrati di una curiosità che ha sete di infanzia e di Natura. Quando la prima sale sulle spalle della seconda, l’orizzonte dilaga in pagine nuove.

Ennio Cavalli è nato a Forlì. Caporedattore e inviato del GR-RAI, vive a Roma. Tra le sue raccolte di versi, L’infinito quotidiano (‘73), Naja tripudians (prefazione di A. M. Ripellino, ‘76), Carta intestata (premio Dino Campana, ‘81), Po e Sia (in cinquina al Viareggio, ‘91), Libro di storia e di grilli (premio Montale e Gatto, ‘96). In prosa, Dei paesi tuoi (‘84), La Bibbia in lattina (con una lettera di Federico Fellini, ‘92), Due ruote fa (Selezione Bancarella Sport, ‘97), i racconti La donna che affittava un dito (‘96) e il romanzo L’amore in cuffia (‘97).