LO SGUARDO DELLA MEDUSA
Violante Brandolini d'Adda
Introduzione di Elio Pecora
In questi racconti il mito, come destino che va segretamente e misteriosamente ripetendosi e rinnovandosi, è allo stesso tempo dono e castigo. È dominante Medusa con i capelli anguiformi e gli occhi spietati. Ma vi si mostrano e rivelano, e rimettono in vita i loro destini, anche Eco, Narciso, Orfeo, e Mida, Psiche, Ofelia, ed Eros e Thanatos. Vanno per stanze, sale, piazze, spiagge come per un labirinto senza uscita.
La vita, quella vera, quella promessa oscuramente, sta da un’altra parte, attende nell’angolo di uno specchio, in un attimo che appare breve e distratto.
Sono racconti veloci, accolti in una scrittura attenta, incline alla finitezza ma costante di trafitture, vicina alla parola della poesia per esattezza di tono e di cadenza. In ciascun racconto si snodano e riannodano umori e destini. L’incapacità delle creature – adolescenti, adulti, vecchi – è anche allegria di restare, nonostante la paura e la precarietà. E il lettore avanza fra stretture e ombre, fitte anche dove la luce è più accesa.
Violante Brandolini d’Adda è nata a Milano e vive a Roma. Laureata in Lettere, si è specializzata al Textile Conservation Centre in Inghilterra nel restauro di arazzi e tessuti antichi. Nel 1995 ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti Frammenti di paura edita da L’Autore Libri, Firenze.