ASSURDO E FAMILIARE - Vito Riviello | |
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ASSURDO E FAMILIAREVito Riviello
Riviello ha la capacità di mantenere intatta la distanza che lo separa dai luoghi comuni linguistici della tribù; e risulta, oggi, per sua e nostra fortuna, non meno isolato, non meno eccentrico di ieri o dell'altroieri. Di fronte ai testi di Assurdo e familiare non sento il minimo desiderio di ricredermi o correggermi: trovo la stessa leggerezza nel montare e stravolgere pezzi di discorso bell'e pronti, logorati, sfigurati, impreziositi dall'uso; lo stesso gusto del trovarobato, del modernariato, dell'attrezzeria da circo e da avanspettacolo; la stessa sottile, eroica tenacia nel non darla mai vinta al buon senso, al senso comune, al primo senso delle frasi e delle parole; la stessa fiducia, infine, nella centralità e nella funzione rivelatrice del gioco. Giovanni Raboni
Vito Riviello, nato a Potenza nel 1933, ha esordito con una raccolta di versi di impronta neoralista, Città fra paesi (Schawrz, Milano 1955), dedicata alla sua città, dove è vissuto per tutti gli anni ’50. |