PASTORIZIA - Fabio Ciriachi | |
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PASTORIZIAFabio Ciriachi… avanzo fino a un limite per poi tornare sui miei passi e ripetere con scarti minimi, percosi già battuti, ma saggiandone visioni sghembe, parallele, intersecanti. Sperimento il punto di vista senile, la necessità di guardare verso il basso, proprio della pastorizia: mentre le bocche sono intente a brucare, gli occhi censiscono il territorio, lo imparano a memoria. Non penso ancora che possano baciare la terra (pure sfiorata dalle labbra), la sola religione, per il momento, è il cibo e il sostenersi. Incombe anche il senso del pericolo. per questo ho dovuto definire l’immagine del nemico, una figura esterna a me (e ai testi che preesistevano alla sua percezione) ma con grandi riflessi al mio interno. dalla introduzione dell’Autore
Fabio Ciriachi, romano, è autore di poesie, racconti e romanzi. Presso Empirìa ha pubblicato: L’arte di chiamare con un filo di voce (1999) e Il giardino urbano (2003). Ha tradotto l’opera poetica di David Mus Qu’alors on ne se souviendra plus de la mer Rouge (Ragage/Empirìa, 2005). |