L'ANNO DELLA QUOTA NOVANTA - Franco Ferrarotti | |
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L'ANNO DELLA QUOTA NOVANTAFranco Ferrarotti«L’uomo è un albero che si sprigiona, al modo di una fiamma, in due sensi. Ha bisogno di cielo, di aria, di orizzonti e di paesaggi e nello stesso tempo deve mettere le radici nel profondo della terra, succhiarne i liquidi vitali, garantirsi così la sopravvivenza, la fecondità e la possibilità di una creatività profonda».
In questa opera autobiografica, Ferrarotti cerca di ricreare il mondo della sua adolescenza contadina. Come in altri suoi scritti, esprime un’attenta religione e visione al mondo naturale, dal particolare più povero a quello più aulico, fino al gracidare notturno delle rane che cullano il bambino producendo una lenta ninna nanna.
Al mondo ricordato e descritto viene data forma attraverso i disegni di Giovanni Ferrarotti.
Protagonista è l’autore e in primo piano il Novecento - e gli anni ’20. Secolo appena trascorso, in uno sguardo che volge all’indietro e cerca di dare spiegazione, nello scorrere del tempo, all’affermarsi di un meccanicismo moderno che genera la mitologia del progresso: nella transizione da un mondo contadino, ormai mitizzato, ad un mondo industrializzato.
Nel dipanarsi di luoghi ed eventi che non ci sono più.
Franco Ferrarotti è professore emerito di sociologia all’università di Roma “La Sapienza”; vincitore del primo concorso bandito in Italia per questa materia; fra i fondatori del “Consiglio dei Comuni d’Europa” a Ginevra nel 1949; e fondatore con Nicola Abbagnano dei Quaderni di Sociologia nel 1951. Deputato indipendente di sinistra nella terza legislatura (1958-1963) per la Prima Circoscrizione (Torino, Novara, Vercelli). Dal 1967 dirige Critica Sociologica. Nel 1978 è stato nominato “directeur d’études” alla Maison des Sciences de l’Homme a Parigi. Numerose sue pubblicazioni sono state tradotte all’estero. Nel 2012 è uscito per Empirìa Atman - Il respiro del bosco. |