OSCILLA MILLE

Ugo Piscopo

V'è il vissuto che bussa sopra un autobus del trasporto urbano, dove un journal de voyage piccolo piccolo e consueto, ciclico e quotidiano, si condensa e si rastrema in punta di penna, sistemandosi in versi non poco friggenti. Di haiku in haiku Oscilla Mille rilascia sprazzi, slancia lapilli, schiude schisti. Sul tono dominante dell'ironia, un plot si profila, si chiude, si apprezza in controluce dando a mostrare che frammento si congiunge a frammento, filone a filone, mossa poematica a mossa poematica.

Studioso, letterato, poeta, narratore, autore di testi teatrali, critico d'arte, consulente editoriale, traduttore, Ugo Piscopo è stato anche Benemerito della scuola, della cultura e dell'arte, professore e preside di licei, ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione, promotore culturale, militante in politica e giornalista per il "Il Mattino", "l'Unità", "Paese Sera", "Il Tirreno", "Corriere del Mezzogiorno", "Quotidiano della Calabria", "Gazzetta del Sud". Come poeta ha pubblicato: Catalepta (1963); e (1967); Jetteratura (1984); Quaderno a Ulpia la ragazza in mantello di cane (2002); Haiku del loglio e d'altra selvatica verzura (2003); Presenze preesistenti. Pietre di Serra di Pratola Serra (2004); Il filo, i fili, le storie (2008); Andate e ritorni (2008); Familiari (2011).