COSE

Rocco Brindisi

postfazione di Carmelina Brienza
In questi racconti di Rocco Brindisi, le parole sembrano non avere nessuna intenzione di dar forma, quanto piuttosto di cogliere quello che è "tra" le forme: vuoti, sospensioni, attese, presagi, intuizioni, sogni, incantamenti. La denominazione iniziale (il titolo) non mira diritto, bensì è spesso assolutamente "eccentrica": crea un'aspettativa che, nella maggior parte dei casi, smarrisce se stessa nel corso del racconto, per poi ritrovarsi trasformata, in un dettaglio, in una improvvisa, inaspettata, indicibile, piccola o grande, comunque essenziale rivelazione.

Rocco Brindisi è nato a Potenza 71 anni fa. Negli ultimi diciasette anni, il suo mestiere è stato quello di raccontare e leggere storie ai bambini (scuole elementari e materne). Nel 1984, Einaudi pubblica due suoi poemetti Lucia che non ama il mare e Mia madre, Miskin e la neve. Segue la raccolta di poesie dialettali Rosa du Pruatorie e Carienn li nire da li ccagge. La rivista "Linea d'ombra" pubblica i suoi primi racconti. Nel 1992 esce la raccolta Racconti liturgici (Sestante). Nel 2002, i racconti de Il silenzio della neve, seguiti, nel 2004, dal romanzo Elena guarda il mare. Nel 2006, la raccolta di poesie Morte de nu fra ca uardava. Ha pubblicato con Empirìa: La figliola che si fidanzò con un racconto (2006) e La moglie di Youssef gioca con i fiocchi di neve (2010).