POESIE
Giovanna Sicari
1984-2003
Dalla lingua della tradizione Giovanna Sicari ricava una parole tutta sua, piegando la sintassi al nervosismo del proprio flusso percettivo, chiamando il Mondo non con le sillabe del Libro, ma facendo ricorso alla loro implosione, tenendo sempre presente l'impotenza e la limitatezza di ogni linguaggio davanti alla vastità del rappresentabile. La sua poesia chiede di essere letta sotto il segno di un'energia incessantemente attiva, destinata a farsi profezia: un' "energia assoluta e dettagliata della materia di fronte a cui soccombeva qualsiasi congegno narrativo"
Giovanna Sicari ( Taranto,1954-Roma, 2003) ha vissuto a Roma, dove ha insegnato nel penitenziario di Rebibbia, e a Milano. Le sue principali raccolte di poesia sono: Decisioni (1986), Ponte d'ingresso (1988), Sigillo (1989), Uno stadio del respiro (1995), Epoca immobile (2003).Ha inoltre pubblicato: La moneta di Caronte, Lettere e poesie per il terzo millennio (1993), La legge e l'estasi (1999), Milano nei passi di Franco Loi (2002).