IL FLÂNEUR DELLE DUE RIVE
Guillaume Apollinaire
A cura di Giampiero Marzi
Tema di questo libro singolare sono, come rivela il titolo stesso, le due rive della Senna. Parigi, dunque, con i suoi boulevard, i caffè letterari, Montmartre, gli angoli pittoreschi di una capitale popolata da un esercito di poeti, musicisti, pittori, scultori, scrittori, critici, giornalisti, e in cui pulsa vivo il cuore delle avanguardie artistiche. Insomma, la Parigi dei primi decenni del Novecento, che era anche il teatro dell’esistenza di Apollinaire, dei suoi amori e delle sue amicizie, delle sue gioie e delle sue tristezze.
Il libro raccoglie una selezione di articoli pubblicati in Les Marges, Paris-Journal e soprattutto nel Mercure de France, dove Apollinaire curò, dal 1911 fino alla sua morte, la rubrica La Vie anecdotique.
Anche se la critica non sempre si è rivelata concorde sul valore da attribuirsi alla produzione giornalistica di Apollinaire, non vi è dubbio che Il Flâneur delle due rive rappresenti un tassello importante per la comprensione del suo autore. Infatti, come ha scritto Michel Décaudin, «sembra che Apollinaire si sia riassunto nel suo ultimo libro, che è al tempo stesso un ritratto intimo e una sorta di testamento».
dalla introduzione di Giampiero Marzi
Guillaume Apollinaire (Roma 1880 - Parigi 1918) ebbe una posizione d'avanguardia nella critica d'arte: fu il primo a sostenere i Fuaves, quindi il cubismo, con il celebre scritto Les peintres cubistes (1913). Arruolatosi volontario, fu inviato al fronte e nel 1916 ferito alla testa. Morì di febbre spagnola. Tra le sue opere in prosa: L'Enchanteur pourrisant (1908), L'Hérésiarque et C.ie (1910), Le Poète assassiné (1916). In poesia, la sua ricerca formale profondamente innovatrice è affidata a due raccolte: Alcools (1913) e Calligrammes (1918).
Giampiero Marzi (Roma 1965) è cultore della materia di Lingua Francese all'Università di Roma 'Tor Vergata' e dottorando all'Université Paris 13 (Unité de recherche Textes, Théories, Numérique). Nel 2017 ha pubblicato con Empiria il saggio Gli oggetti di Flaubert.