PER VELA UN FILO

Arnaldo Benatti

Il racconto per flash che Benatti ci offre, restando tenacemente aggrappato alla misura cristallina dello haiku come all’ultimo possibile sentiero di verità, testimonia ciò che di continuo, con sovrana, miracolosa leggerezza, rinasce dal proprio sfacelo. “Dopo i fuochi / ritornano le stelle / senza clamore”. Di questo mistero partecipa anche la creazione poetica quando, dal fondo del proprio svanire, ci parla del suo fatale rinascere in quel cielo entro cui, alla fine, le nubi si rifugiano “senza risposte”.

Arnaldo Benatti (1941-2005) faceva parte del Gruppo Scrittori ferraresi e dell'Associazione Amici della Biblioteca Ariostea. Ha sempre amato la poesia e la scrittura, a cui si è dedicato in giovinezza; poi assorbito dal lavoro e dalle necessità della vita, ne ha ridotto la frequentazione negli anni successivi. Poco dopo i quarant'anni la scoperta e la pratica del bonsai lo hanno indotto a conoscere e capire le origini e le radici di quell'arte nella cultura giapponese e così si è imbattuto nell'haiku. "L'esercizio della scrittura in questa forma è diventato per me via via più importante e significativo proprio per le sue peculiarità. Ho relizzzato così molti haiku più o meno vicini allo spirito originario di tale stile, e che nello stesso tempo distillano frammenti della mia vita". Colpito da una grave malattia, Benatti ha affrontato con coraggio e consapevolezza una difficile battaglia durata quattro anni, non rinunciando agli impegni e alle attività a cui era dedito. Nonostante le condizioni di salute rapidamente declinanti egli ha continuato a scrivere e sistemare alcuni dei molti inediti di prosa e poesia che ora attendono il loro iter editoriale per essere conosciuti. Ha pubblicato nel 2001 per le edizioni Corbo Note a margine, che raccoglie parte del lavoro compiuto negli anni precedenti; con alcuni haiku ha partecipato nel 2002 e nel 2004 al Premio nazionale Haiku di Roma risultando finalista, ed è inserito nell'antologia bilingue, italo-giapponese, Haiku negli anni, pubblicata da Empirìa nel 2005. La silloge Fiori d'ortica (edizioni Book) da lui personalmente curata è uscita postuma nell'aprile 2005, mentre nel marzo 2006 è uscito, a cura di Taroni, Telò, il libro L'allodola del mio villaggio, ed. Montanari, in cui l'opera di Arnaldo Benatti è citata in modo lusinghiero.

Anna Paola Mambriani Benatti