ALLA FINE DEL SOLCO

Marco Caporali

Alla fine del solco di Marco Caporali raccoglie poesie scritte nell’arco di un quindicennio, successive alla pubblicazione de Il mondo all’aperto, apparso per i tipi di “Empirìa” nel 1991 (premio Mondello opera prima). Nel nuovo libro si accostano, in un mosaico lentamente maturato, tasselli già in parte visibili autonomamente, o collocati in altro contesto, come accadeva al poemetto La gara dei presepi, presente nel volume Il silenzio venatorio, uscito presso “Empirìa” (2001) nella collana di “Poesia & variazioni” diretta da Daniela Attanasio. E’ un poemetto incentrato sul commercio del sacro e sul rapporto tra fede e teatro. O meglio sulla vitalità del teatro, tra i motivi ispiratori della poesia di Caporali, sempre che si tratti di teatro in forma di poesia, di cui la poesia è modello. Un teatro nel suo costituirsi, nel corpo di chi lo crea, non come esperienza compiuta e risolta.

Marco Caporali è nato a Roma nel 1956. Ha pubblicato i seguenti libri: Il mondo all’aperto (Empirìa 1991, Premio Mondello Opera Prima), Motivi danesi (Il Bulino 1996, con due maniere nere di Giulia Napoleone), Cose future (Tuscania Teatro 1998), Il silenzio venatorio (Empirìa 2001), Casa Bagger (Il Labirinto 2003, con quattro incisioni di Svend Bagger). Ha curato per Empirìa (1993) la versione italiana di Ridere a mezzogiorno, poesie di Laus Strandby Nielsen.