PROVE TECNICHE DI FOLLIA
Aldo Rosselli
Romanzo e testimonianza autobiografica? Certo, ma soprattutto nel senso di un confronto (come a suo tempo volle dire Baudelaire: “Mon lecteur, mon frère...”) e una scoperta di fratellanza interiore con innumerevoli potenziali lettori e co-testimoni di una situazione estrema.
Prove tecniche di follia null’altro sono se non una commistione rovente e perigliosa come un’auto fuori controllo un istante prima di un incidente mortale. Romanzo sincronico dai capitoli brevi o anche brevissimi, in esso il personaggio che dice “io” (o anche, talvolta, nella ricerca forzatamente inane di proiettarsi all’esterno verso una realtà impossibilmente oggettivata, “egli”) coraggiosamente, testardamente, imbocca il labirinto che ai suoi occhi e per la sua carne sempre più andava assomigliando a un tunnel senza uscita.
La follia, presente in tutti i grandi testi novecenteschi, in questo libro di Aldo Rosselli, non avendo più nulla da rivelare se non una sua testimonianza-romanzo estremamente idiosincratica si contorce su se stessa, mostrando angolazioni di sé impossibilmente conflittuali se non talvolta di dolente erotismo. Ma è stata la Mente, territorio sconosciuto, che ha costretto l’autore a esibire ciò che di imprevedibile e misterioso ancora ne scorre come un ruscello impantanato: materia grigia inquietante e auto-distruttiva oltre il dicibile e i possibili smalti della scrittura.
Aldo Rosselli (Firenze, 1934), critico, americanista, saggista, ha pubblicato: Il megalomane (Vallecchi, 1964); Ottoz (Mondadori, 1968); Professione: mitomane (Vallecchi, 1973); Episodi di guerriglia urbana (Marsilio, 1972); La trasformazione (Coop. Scrittori, 1977); Psichiatria e Antipsichiatria nel sud (Lerici, 1978); Zefiro (Rizzoli, 1982); La famiglia Rosselli (Bompiani, 1983); A cena con Lukacs (Theoria, 1986), Il naufragio dell'Andrea Doria (Bompiani, 1987); Una favola a metà (Giunti, 1994), La mia America e la tua (Theoria, 1995).