IL GIARDINO URBANO - Fabio Ciriachi | |
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IL GIARDINO URBANOFabio Ciriachi
Abbandonate le “epifanie domestiche” della prima raccolta, con Il giardino urbano Fabio Ciriachi esce di casa e si guarda intorno con attenzione. Non gli sfuggono, così, le radici degli alberi che premono sotto l’asfalto come “varici di vecchia città”, le antenne paraboliche che “guardano tutte dalla stessa parte / concavi girasoli dell’ascolto”, sente il coro delle cicale sui platani di una grande strada e il vento che “parla palme e parla pini” nel giardino di un ospedale, si rivolge alle palme di una piazza per affermarne la bellezza e guarda perplesso i frutti maturi marcire sul marciapiede. Riflettendo su questi segni giunge nella campagna toscana dove il dialogo con gli alberi, gli uccelli, il vento si fa più serrato e intimo; chiama in causa la morte alla ricerca di una sua accettazione che lo liberi della faticosa alternativa terrore/rimozione, prova a tracciare le linee di una propria poetica, chiede aiuto all’amore, alterna certezze e dubbi.
Fabio Ciriachi è nato a Roma, dove vive, nel 1944. Sue poesie sono uscite su varie riviste e antologie. Con la silloge «Dissidenze», pubblicata in 7 poeti del Premio Montale (All’insegna del pesce d’oro, 1991), è tra i vincitori del Premio Montale 1990, sezione inediti. |