Vito Riviello
Vito Riviello, nato a Potenza nel 1933, ha esordito con una raccolta di versi di impronta neoralista, Città fra paesi (Schawrz, Milano 1955), dedicata alla sua città, dove è vissuto per tutti gli anni ’50. Nel decennio successivo entra in contatto con riviste e movimenti come «Officina», «Rendiconti», il Gruppo ’63 e il Gruppo ’70.
I libri di poesia apparsi negli anni ’70 e ‘80 (Premaman, pref. di G. Finzi, La Nuova Libreria, Potenza 1968; L’astuzia della realtà, Vallecchi, Firenze 1975; Dagherrotipo, Scheiwiller, Milano 1978; Sindrome dei ritratti austeri, Il Bagatto, Bergamo 1980; Tabarin, Carte Segrete, Roma 1985) mostrano l’elaborazione di un linguaggio poetico del tutto particolare, dal tono giocoso e incline al nonsenso. Gli accenti burleschi diventano ancor più evidenti nelle opere successive (Assurdo e familiare, pref. di G. Raboni, Empirìa, Roma 1989; Apparizioni, Rossi e Spera, Roma 1989) per le quali si è parlato di neodadaismo. Nel 1997, Vito Riviello ha raccolto le più importanti plaquettes dei suoi versi per l’editore Piero Manni.
Libri di Vito Riviello pubblicati presso Edizioni Empirìa:
ASSURDO E FAMILIARE
E ARRIVO' IL GIORNO DELLA PRASSI